I ragazzi della via Pal
) — No. PRESIDENTE. — Sì. BARABAS (socio) — No. PRESIDENTE — Vuoi aver tu l'ultima parola? RICHTER (socio). — Egregia assemblea! Propongo che nel registro
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per la prima volta parlò e disse: — No. Ma disse questo «no» con una voce strana, senza guardare la donna. Poi prese il cappello e s'avviò. Il sarto
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silenzio davanti alla porta della sala di consiglio. — No! — rispose fiero Vais. Il ragazzo se ne andò di corsa: i rimasti lo guardarono con invidia
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-verde che il signor Comandante aveva catturato in via Pal. II comandante corrugò la fronte. — Nessuna arma manca? — No, signor comandante. Come capo
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scuola non c'era obbligo di saluto militare e di stare sull'attenti: gli statuti valeva no soltanto per il campo. Fuori tutti erano eguali. Anche
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nell'ardore della mischia mi distinguerò così tanto che le mie colpe saranno cancellate. Ti prego molto di farmi sapere da Maria se devo venire o no, e se
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detto? — No — rispose Nemeciech. — Che cosa? — domandarono i tre ad una voce. Invece del biondino parLò Cionacos ed annunziò: — Ieri neL giardino del
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, ma noi non l'accettiamo in questo modo. Portatela con voi, in battaglia, domani; e se saremo capaci di prendervela, ve la prenderemo. Se no, rimarrà
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, meravigliato, gli avrebbe domandato: «Come mai non hai paura, Nemeciech»? — E tu non avevi paura? — Io no! Mi sono fermato ai piedi della fortezza; e
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, ricacciarli. Se no, impedire che penetrino attraverso la linea delle fortezze 3, 4, 5 e 6 e che rimangono sul campo. L'altra armata, quella di via Maria, avrà
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Accademia della crusca
